Preghiera mariana della Chiesa occidentale, il cui nome
deriva dalle parole iniziali di saluto, rivolte alla Madonna dall'arcangelo
Gabriele. È composta di due parti: la prima derivata dal Vangelo
(
Luca, I, 28; I, 42,), con il saluto dell'arcangelo Gabriele e di Santa
Elisabetta alla Vergine, in uso liturgico fin dal IV sec.; la seconda, aggiunta
tra il XIV e il XV sec., costituita da una fiduciosa invocazione di tutta la
Chiesa alla madre di Dio. Presto diffusa, fu introdotta nel breviario romano da
Pio V (1568) come antifona per i Vespri della festa dell'Annunciazione. Fu
più volte musicata, sia dai polifonisti (Des Près, Palestrina,
Vittoria) sia dai musicisti romantici (Mendelssohn, Schubert, Gounod, Liszt,
Verdi).